Scopri le Classi Energetiche che si dividono in A4,A3, A2 A1, B, C, D, E, F, G, per ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Nell’ambito di una progressiva ma inarrestabile tutela dell’ambiente, la Comunità Europea ha introdotto delle direttive che permettono agli Stati membri di promulgare delle leggi attuative in merito al risparmio energetico all’interno degli edifici mediante una specifica procedura che dà come risultato la Certificazione Energetica dell’edificio.
In Italia queste direttive (in particolare la 2002/91/CE) sono state recepite con il D.lgs. 102/05 e, dopo varie integrazioni, con il D.lgs. 192/15 che stabilisce nel dettaglio il formato, i parametri, gli enti attuatori, le caratteristiche dei software da utilizzare per il calcolo dei coefficienti e le figure professionali coinvolte.
Ogni edificio (e di conseguenza ogni unità che ne fa parte) è caratterizzato da un determinato flusso energetico il cui bilancio deve essere attentamente valutato sia in termini di apporto che in termini di dispersione; la dichiarazione dell’insieme dei fattori positivi e negativi medianti valori predefiniti in base a parametri fissi o variabili è all’interno del cosiddetto documento APE (Attestato di Prestazione Energetica).
Il documento Ape è stato introdotto in sostituzione del vecchio ACE ( Attestato di Certificazione energetica ) di cui integra la completezza delle informazioni dei contenuti.
Inoltre si tratta di un documento obbligatorio che deve essere fatto redigere dal proprietario dell’immobile e deve essere fornito per legge agli acquirenti o agli affittuari in caso di compravendita o locazione dell’immobile. Infine se ti stai trasferendo in una nuova abitazione approfitta della fine del mercato tutelato per scegliere un fornitore di luce e gas più adatto alle tue esigenze di consumo.
Attestato di Prestazione Energetica (APE)
L’attestazione APE è quindi la risultante di tutte le informazioni che vengono estrapolate mediante la compilazione di un modulo standard valido in tutte le Regioni.
Essa si divide in due parti: la prima riporta i dati primari dell’unità immobiliare (come ad esempio la visura catastale, la planimetria aggiornata, ecc.) mentre la seconda tutte le informazioni oggettive che sono state raccolte dal professionista durante il sopralluogo come ad esempio: salubrità degli ambienti interni, la qualità degli infissi, la presenza di eventuali impianti autonomi di produzione di energia (sia elettrica che per la produzione di acqua calda).
L’efficienza energetica viene inoltre calcolata sui consumi (differenza tra energia primaria ed effettivo consumo) e sulle condizioni e tipologie sia degli impianti di riscaldamento (ed anche di raffreddamento se presenti) che quelli di produzione dell’acqua calda.
A questi parametri devono essere poi aggiunte tutte quelle condizioni che modificano in positivo ed in negativo l’apporto energetico dell’unità immobiliare; queste possono essere di tipo posizionale (un appartamento perimetrale con affaccio verso nord è sostanzialmente diverso da un altro che ha una esposizione verso sud o è situato tra altri due appartamenti) ed altimetrico (la luce acquisita ed il relativo calore immesso è diverso tra un attico ed un primo piano).
Vengono poi calcolati parametricamente tutti i fattori che concorrono alla dispersione dell’energia sia mediante trasmissione (coperture, pareti, pavimenti) che attraverso le porte e le finestre.
Il documento, redatto secondo le direttive della legge sulla certificazione energetica (d.lgs. 192/2005), deve quindi contenere obbligatoriamente i seguenti dati:
- prestazione energetica globale con i corrispondenti indici,
- classe energetica di appartenenza calcolata,
- proprietà energetica del fabbricato ed i rispettivi valori di riferimento,
- quantità di emissione di CO2 e la relativa energia emessa;
- eventuali raccomandazioni;
- informazioni collegate che consentano una ottimizzazione della prestazione energetica.
Nell’ambito delle raccomandazioni e delle informazioni, devono essere immesse tutte le possibili soluzioni atte ad un miglioramento dell’efficienza energetica con la descrizione degli interventi più rilevanti ed economicamente convenienti, con la separazione tra gli interventi di ristrutturazione vera e propria e quelli esclusivi per la riqualificazione energetica.
Il risultato è una dichiarazione di certificazione energetica che inserisce l’unità immobiliare in una determinata classe di efficienza energetica e tale documento ha una validità di 10 anni dalla data di emissione salvo ristrutturazioni importanti che dovessero essere effettuate posteriormente, nel qual caso l’Ape deve essere rifatta ex novo.
Indicatori per il Calcolo dell’APE
Come espresso in precedenza il calcolo dell’APE, con il conseguente inserimento del fabbricato in una specifica classe energetica, è la sintesi derivata da una serie di indicatori specifici, ognuno dei quali determina in maniera indipendente una specifica relazione energetica.
Zona Climatica
La zona climatica è un valore che identifica una specifica area in base ai gradi giorno che rappresentano la differenza tra la temperatura di riferimento di vivibilità interna (o sit-in) pari a 20°C e la temperatura esterna.
Se ad esempio si volessero calcolare i gradi giorno a Torino le tabelle indicherebbero un valore pari a 2.603, (dati ARPA Piemonte 2017) corrispondente alla zona climatica E (2.100<E<3.000); questo significa che per mantenere confortevole il clima all’interno delle abitazioni, salvo condizioni meteorologiche sostanzialmente differenti nei periodi immediatamente precedenti e successivi, il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento è fissato dal 15 Ottobre al 15 di Aprile.
IPE e Classe Energetica
L’IPE, Indice di Prestazione Energetica è il valore calcolato relativo all’energia totale consumata ogni anno dall’unità immobiliare climatizzata (al netto degli elementi ambientali negativi e positivi) ed è calcolata per metro quadro di superficie.
Esso (e il suo corrispettivo IPgl indice di prestazione energetica globale) è un acronimo usato correntemente in luogo di EPgl (Energy Performane global), dicitura corretta come da normativa.
Edificio di Riferimento
Pur continuando ad essere indici importanti nella compilazione dell’APE, la zona climatica e l’IPE sono stati integrati dal cosiddetto Edificio di Riferimento; questo è una copia esatta dell’unità da catalogare (per volumetria, esposizione, forma, divisioni ecc.) ma che ha tutti i parametri con le caratteristiche predeterminate secondo l’ottimizzazione delle normative vigenti.
In questo modo è possibile confrontare i dati ottenuti direttamente in loco con quelli standardizzati e si calcolano le differenze in modo oggettivo e particolareggiato.
La Classe Energetica degli Edifici; che cos’è e a cosa serve
Che cosa è quindi la Classe Energetica degli edifici? Semplificando possiamo dire che è quel valore che consente di definire qual è il consumo in kWh al metro quadro necessario per poter riscaldare (raffreddare) l’unità immobiliare oggetto dell’APE; questo valore viene compreso tra un consumo minimo ed un consumo massimo facendo rientrare in una determinata Classe Energetica il fabbricato.
Il calcolo viene fatto sommando i vari fattori conteggiati, ognuno dei quali rientra in una propria scala (es. calcolo della climatizzazione invernale, di quella estiva, della produzione di acqua calda ecc.).
Per quanto riguarda il valore finale dell’APE sono attualmente presenti 10 Classi Energetiche che vanno dalla G (la meno efficiente) alla A (quella con maggiore efficienza) che rappresentano una scala di facile lettura per stabilire velocemente quale sia la dispersione presente e, di conseguenza, il peso e l’importanza di eventuali lavori di miglioria da effettuare.
Anche la categoria dell’immobile influenza le classificazioni dell’eventuale certificato di Classe Energetica.
Classe Energetica A
La Classe Energetica A, che fa rientrare il manufatto nella Qualità Alta, è stata ulteriormente suddivisa in ulteriori 4 sottoclassi (A1, A2, A3, A4) a seconda del valore EPgl che è comunque inferiore a 1; la classe energetica A4 o Classificazione energetica a4 è quella maggiormente efficiente in quanto ha un valore minore di 0,4 EP mentre la classe energetica A3 (0,4<EPgl<0,6), la classe energetica A2 (0,6<EPgl<0,8), la classe energetica A1 (0,8<EPgl<1) sono ulteriori classi intermedie create soprattutto per facilitare la classificazione delle unità immobiliari e degli edifici di nuova costruzione. Il dato che fa rientrare il valore nella Classe A per la produzione di acqua calda sanitaria deve essere minore di 0,9 Kw/h per metro quadro.
Classe Energetica B
La Classe Energetica B ha un indice EPgl che è compreso tra 1 e 1,20 (1<EPgl<1,20); a seconda della zona climatica in cui è situato l’edificio, la differenza in percentuale con la Classe A2 può variare dal 10 fino a quasi il 45% e fa rientrare l’edificio nella fascia di Qualità Media; il valore corrispondente per la produzione di acqua sanitaria deve essere compreso tra 9,0 e 12 Kw/h per metro quadro.
Classe Energetica C
Nella Classe Energetica C il valore EPgl comincia ad essere significativo (1,20<EPgl<1,50) ma rientra ancora a pieno titolo nella fascia di Qualità Media. Nella Classificazione per la produzione di acqua sanitaria il valore è compreso tra 12 e 18 Kw/h per metro quadro.
Classe Energetica D
La Classe Energetica D è quella che funge da spartiacque tra la Qualità Media e la Qualità Bassa a seconda che l’indicatore sia maggiormente vicino al valore minimo (1,50), o massimo (2,00); per il calcolo della prestazione invernale dell’involucro è stato fissato il valore di EPgl pari a 1,70: se è minore rientra nella fascia media, se è maggiore in quella bassa.
Il range di valori per l’acqua sanitaria è invece fissato tra 18 e 21 Kw/h per metro quadro. Per poter passare alla classe superiore cominciano ad essere necessari dei lavori di ristrutturazione significativi.
Classe Energetica E
Con la presente Classe Energetica si entra nella valutazione di Qualità Bassa; l’indice EPgl è infatti compreso tra 2,00 e 2,60 (2,00<EPgl<2,60) mentre per la produzione di acqua sanitaria i valori di riferimento sono 21 e 24 Kw/h per metro quadro; cominciano ad essere necessari anche lavori che interessano la struttura del fabbricato.
Classe Energetica F
La Classe Energetica F ha un indice EPgl tra 2,60 e 3,50 e da questo livello sono necessari lavori di ristrutturazione importanti se non radicali; i corrispettivi valori nella tabella per la produzione di acqua sanitaria sono inclusi tra i 24 e i 30 Kw/h per metro quadro.
Classe Energetica G
Ultima della scala, la Classe Energetica G ha un valore di EPgl maggiore di 3,50 mentre il valore per la produzione di acqua sanitaria deve essere maggiore di 3 Kw/h per metro quadro.
Avere un immobile in Classe Energetica G cosa significa? Significa che il locale è energivoro (letteralmente vuol dire ‘che si nutre di energia’ ma viene comunemente usato come termine che sta ad indicare un soggetto che sciupa grandi quantità di energia) in quanto il consumo energetico globale è notevolmente maggiore di quanto teoricamente l’unità immobiliare potrebbe sostenere; mediante i vari indici di prestazione energetica è però possibile capire dove eventualmente intervenire (in sede di impianti, infissi o struttura) al fine di migliorare la prestazione energetica raggiungibile.
NZEB
Esiste un valore ulteriore che definisce un edificio con Classe Energetica pari a zero ed anche se non è una vera e propria classe energetica, nell’APE viene espressamente indicato dopo il calcolo della prestazione energetica globale; questo avviene quando l’unità immobiliare ha tutti i valori minimi richiesti e sfrutta la quantità massima di energia derivanti da fonti rinnovabili, come da Allegato 3 del Decreto 28 del 2011.
L’inserimento in una classe anziché in un’altra serve per poter stabilire la qualità costruttiva di un appartamento o di una palazzina, influendo quindi anche su valori prettamente economici quali un prezzo di vendita o il canone di affitto; questo perché uno dei parametri utilizzati per il calcolo dell’APE va ad analizzare la qualità della muratura, sia nell’ambito perimetrale (il cosiddetto Involucro Edilizio), sia interna calcolandone lo spessore e la qualità dei materiali utilizzati per la costruzione.
La classe energetica APE è un valore fondamentale in quanto sussiste l’obbligo di certificazione energetica per tutte le operazioni che vengono effettuate sull’immobile sia di tipo commerciale (vendita, donazione, locazione) sia di tipo strutturale ovvero i lavori che vengono effettuati sulle parti che sono necessarie alla compilazione dell’A.P.E. ed è un importante indicatore sulla convenienza economica dell’eventuale acquisto o locazione dello stesso.
Tabella Classi Energetiche Edifici 2023
La seguente tabella classi energetiche edifici 2023 rimane con le medesime caratteristiche della tabella classi energetiche 2020 e della tabella classi energetiche edifici 2021 e 2022.
Tabella Classi Energetiche Edifici 2023 | ||
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Classe Energetica | Indice di Prestazione Energetica Minimo | Indice di Prestazione Energetica Massimo |
Classe A4 | – | 0,40 |
Classe A3 | 0,40 | 0,60 |
Classe A2 | 0,60 | 0,80 |
Classe A1 | 0,80 | 1,00 |
Classe B | 1,00 | 1,20 |
Classe C | 1,20 | 1,50 |
Classe D | 1,50 | 2,00 |
Classe E | 2,00 | 2,60 |
Classe F | 2,60 | 3,50 |
Classe G | 3,50 | – |
Calcolo Classe Energetica Edifici
Per il Calcolo Classe Energetica Immobili si deve determinare l’Indice di Prestazione Energetica ( IPE ) dell’immobile in questione.
L’indice di Consumo Energetico, indice di prestazione energetica, è il parametro principale per definire la classificazione energetica di un fabbricato. L‘indice di prestazione energetica viene generalmente espresso in ; EPgl, IPE, EPgl,nren.
Questo valore indica sostanzialmente quanto è il consumo di energia non rinnovabile (nren) di un edificio necessario per raggiungere la condizione considerata confortevole ad un umano ogni giorno, considerando le differenze stagionali, e quindi il fabbisogno pro capite di energia. Per il Calcolo Classe Energetica Casa o Appartamento l”Ipe considera sia la parte del riscaldamento e climatizzazione come anche il consumo per la produzione di acqua calda sanitaria e di ventilazione.
Sono svariati i fattori che determinano l’attribuzione della Classe Energetica dei fabbricati.
Per una corretta certificazione sull’attestazione delle prestazioni energetiche dell’immobile, l’Ape dovrà presentare l’indice di prestazione energetica globale correlato ed il valore dei singoli servizi energetici che lo compongono.
Vediamo ora i vari acronimi e sigle che indicano i parametri utilizzati per la determinazione dell’IPE.
EPH
L’indice principale per il calcolo della Classe Energetica è l’ EPH, ovvero l’indice di prestazione energetica dello stabile in questione.
La prestazione energetica oraria si basa sul consumo in kilowatt per metro quadrato all’ora:
KwH/m2 = EPH
EPi
Esiste anche un Indice di Prestazione Energetica per la climatizzazione Invernale, denominato semplicemente EPi.
EPill
L’Epill consiste nell’Indice di Prestazione Energetica per l’Illuminazione Artificiale.
EPe
Come per quello invernale si utilizza un Indice di Prestazione Energetica apposito anche per la climatizzazione Estiva.
EPacs / EPw
L’Epacs si riferisce all’Indice di Prestazione Energetica per la produzione di acqua sanitaria calda.
Per ogni Calcolo Classe Energetica di un Immobile, uno dei parametri che non può mancare è l’Indice di Prestazione Energetica per la produzione dell’acqua calda sanitaria, denominato EPacs o EPw.
EPv
Per il Calcolo classe Energetica Appartamento spesso si deve tenere in considerazione anche l’Indice di Prestazione Energetica della ventilazione necessaria all’aerazione dei locali, se necessaria.
EPt
L’EPt corrisponde all’acronimo per l’Indice di prestazione Energetica per il trasporto di cose o persone. In molti casi per un completo Calcolo della Classe Energetica di un Immobile si deve tenere conto anche di eventuali ascensori, portavivande. etc.
EPgl
Infine l’EPgl corrisponde all’Indice di Prestazione Globale, ovvero la somma degli altri indici per il loro consumo.
Modalità di ottenimento dell’APE
L’ APE può essere richiesta solamente tramite professionisti accreditati secondo il DPR 16 aprile 2013, n. 75 che oltre ai dati catastali devono effettuare uno o più sopralluoghi in loco e redigere il documento inviandolo telematicamente al SIAPE (Sistema Informativo Attestati Prestazione Energetica).
In Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna esiste anche un’anagrafe regionale dei soggetti abilitati consultabile online.
La Certificazione ha un costo variabile a seconda della tipologia del fabbricato (palazzina, appartamento, villa, ecc.) e dal numero di interventi che il professionista deve effettuare in loco per il calcolo esatto dei valori da inserire nel documento.